domenica 26 ottobre 2008

Non ci facciamo mancare nulla. Se non ci copiano i Cinesi ci copiamo da soli: il caso del vino auto-contraffatto

Estratto dal libro Affari Cinesi

Mi viene quindi il dubbio che si tratti di un vino contraffatto, infatti anche la qualità del vino della della bottiglia è lontana mille miglia da quella che conoscevo bene.
Scrivo quindi una mail al produttore e metto in copia il General Manger del ristorante (sono fatto cosi, prevale sempre lo spirito del giornalista).
Il Manager mi risponde piuttosto arrabbiato, sostenendo che quella era l’indicazione ricevuta dall’importatore, e che non potevano certo conoscere tutti i vini del Nord (la catena di ristoranti è di proprietà di persone del centro Italia).
Mi risponde anche il Presidente della Società proprietaria del Marchio, che porta lo stesso nome, con una lunga mail nella quale sostanzialmente si sostiene che:

1) I Cinesi non capiscono nulla di vino

2) L’importatore aveva chiesto una linea di prodotto più bassa da proporre al mercato, dato che la loro linea standard era troppo costosa per i Cinesi.

3) Si era inventato un nome di fantasia per sostituire il nome della propria Società come produttrice, e non legarlo ad un prodotto scadente (aveva però’ purtroppo mantenuto insieme al nome di fantasia del produttore il proprio notissimo marchio commerciale, che ovviamente aiuta la vendita, tanto è vero che l’ho comprato anch’io, che quell marchio conosco molto bene)

4) Il vino era comunque “piú potabile di tanti altri” (letterale!)

5) L’Azienda deve mantenere fatturati e quote di mercato.

Non riuscivo a crederci, si era copiato da solo!

1 commento:

  1. Guardate invece cosa fanno i cinesi !
    http://www.cibmagazine.com.cn/Features/Business.asp?id=802&grape_expectations.html
    un interessante articolo sul vino Made in China

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