domenica 26 ottobre 2008

Comprare in Cina

Estratto dal libro Affari Cinesi

Ho visto alcuni di questi comprare direttamente da alibaba.com (il piú grande portale per gli acquisti in Cina), senza aver mai incontrato il fornitore, senza vedere l’azienda, magari anche senza aver visto un campione. Tutti i traders professionali in Cina usano alibaba.com per la sua vastità, completezza, efficienza, e rapidità di consultazione, ma a nessuno di loro verrebbe mai in mente di piazzare un ordine on line di un container, e di pagarlo pure in anticipo. Alibaba.com è la modalità piú semplice per la ricerca, ma poi si devono mettere in moto i contatti diretti e il Controllo di Qualità in Cina.
Molte volte quindi, questi compratori occasionali lasciano cadere l’iniziativa dopo alcune esperienze negative, diffondendo in Italia l’idea del Made in China scadente, inaffidabile, insicuro.

Lo raccontino a Toyota, Mercedes, BWM, Volkswagen, ai grandi stilisti italiani che producono in Cina, o ai grandi produttori americani di elettronica o di cellulari! (l’80% dei cellulari del mondo è prodotto in Cina).
Persino il caso dei giocattoli americani MATTEL ritirati dal mercato perche prodotti con modalità e materiali pericolosi, si è smontato con l’ammissione da parte della multinazionale americana che il problema è nato da un loro errore di progettazione.
I giornali italiani, spesso superficiali e approssimativi, hanno dato grande risalto al problema, ma non ho letto una riga, o forse mi è sfuggita, tanto probabilmente era ben nascosta, sul fatto che il Presidente della Mattel è volato in Cina a scusarsi personalmente con le autorità cinesi per la cattiva immagine del Paese che questa situazione aveva diffuso.
Le televisioni cinesi, ovviamente, hanno dato un enorme risalto a questo fatto.
In Cina quindi, è ampiamente dimostrato, si possono produrre prodotti di qualità identica a quella europea, ma la cosa non avviene da sola.

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