domenica 26 ottobre 2008

Case hystory semi-comica

Estratto dal libro Affari Cinesi

Uno dei racconti dei miei clienti che mi ha fatto maggiormente sorridere, pensando alla improvvisazione, e alla scarsa conoscenza della Cina, riguarda un imprenditore emiliano, invitato in Cina con la proposta di acquisto di una sua macchina. L’imprenditore arriva a Shenzhen, e viene invitato a discutere in un noto ed elegante ristorante.
Durante la cena vengono messi a punto i dettagli del contratto che in quella sede però i Cinesi si guardano bene dal firmare (ma sarebbe stato lo stesso). Alla fine della cena, viene presentato il conto del ristorante all’imprenditore: quasi 4.000 Euro per una cena di 5 persone.
L’imprenditore paga, un pò stupito del costo, ma non sa nulla della Cina. Carta di credito e via. Quel ristorante non fa pagare più di 15/20 Euro a persona per una cena. I suoi interlocutori cinesi avevano organizzato una combine con il ristorante. Qualche migliaio di Euro in tasca facili.
L’imprenditore è ancora convinto di fare l’affare e torna in Italia, ma i suoi interlocutori non si fanno più vivi. Si rivolge alla sua Associazione imprenditoriale che ha una convenzione con le nostre Società di consulenza.
Ci attiviamo subito, ma dalla prima descrizione capiamo che si tratta di una truffa alla Totò. Ovviamente l’azienda cinese non esiste, non ha la business license, non ha un ufficio. E chissà quanto altri potenziali venditori ha attirato nella loro trappola..

Nessun commento:

Posta un commento