domenica 26 ottobre 2008

Sistema Italia in Cina: la nuova sfida dei consumi

Estratto dal libro Affari Cinesi

Il sistema Italia ha la possibilità di un forte recupero sul ritardo nella propria presenza in Cina.
Le esportazioni verso la Cina stanno aumento fortemente, ma l’Italia rappresenta ancora solo l’1% circa delle importazioni cinesi, e l’interscambio commerciale con la Cina la pone al 10.mo posto della classifica (pur essendo cresciuto del 22% nel 2006, e sia ancora in crescita). Il disavanzo commerciale dell’italia con la Cina continua però a crescere a tassi intorno al 20%, il che significa che il sistema Italia sta aumentando le importazioni dalla Cina molto più di quanto riesca ad aumentare le esportazioni.
Secodo i risultati emersi dal terzo Summit Made in Italy (Sole 24 Ore) negli anni 2007 / 2011 l’onda di incremento della domanda di Made in Italy da parte dei cosiddetti paesi emergenti subirà una ulteriore positiva impennata.
L’attrattiva del prodotto italiano è dunque molto forte, ma anche in questo caso la debolezza strutturale del Sistema Italia, e delle PMI italiane, potrebbe rappresentare un ostacolo insuperabile. Ad oggi, circa il 50% dell’export italiano verso la Cina è rappresentato da macchinari e impianti industriali, settore nel quale manteniamo una buona competitività, ma lo spazio di incremento nel settore consumers, quello in cui il Made in Italy esprime il massimo della sua potenzialità, è veramente enorme.
Considerando che l’Italia rappresenta, come dicevamo, l’1% dell’import cinese, e che metà è fatto da macchine e impianti industriali, significa che il nostro export di prodotti consumers verso la Cina rappresenta circa lo 0,5% dell'import cinese.
A volte è quasi umiliante per gli espatriati italiani in Cina vedere come nel grande mondo dei consumi cinesi l’Italia sia davvero una cenerentola.

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